REA: PREZZI AL CONSUMO ANCORA IN CRESCITA, ALLARME SOCIALE
I dati sull’inflazione di ottobre, diffusi oggi dall’Istat, mostrano un quadro ingannevole. L’apparente stabilità dei prezzi cela, infatti, serie preoccupazioni per i consumatori. Commenta così Anna Rea, Presidente ADOC nazionale secondo cui nonostante si registri un aumento dello 0,9% su base annua, e dello 0,7% sul mese precedente, l’inflazione di fondo rimane ostinatamente alta (+1,8%), a dimostrazione che le pressioni inflazionistiche sono tutt’altro che scomparse. A preoccupare è soprattutto il rincaro del 2,2% del carrello della spesa che colpisce direttamente la spesa quotidiana delle persone e, anche se in decelerazione, l’aumento del 3,6% dei prezzi dei servizi ricreativi e culturali e del 2,4% dei trasporti.
L’inflazione di ottobre è un’illusione ottica – continua Rea. Mentre i prezzi dei beni energetici calano, quelli dei prodotti alimentari continuano a salire, erodendo il potere d’acquisto delle persone già provate da una crisi che si protrae da tempo. A ciò si aggiunge il fenomeno dello shrinkflation, con prodotti che mantengono lo stesso prezzo ma diminuiscono in quantità, un vero e proprio inganno per i consumatori.
L’esperienza degli Osservatori territoriali per il settore ortofrutticolo, che hanno appena avviato il monitoraggio dell’andamento dei prezzi, si sta già rivelando preziosa. Chiediamo che questa iniziativa sia estesa ad altri settori e a tutto il territorio nazionale, per garantire un controllo costante e trasparente dei prezzi e tutelare il potere d’acquisto dei consumatori. Per la Presidente ADOC, Anna Rea, è necessario contrastare l’inflazione in modo efficace ed evitare che le persone siano ancora una volta penalizzate. Un Paese che non consuma per effetto di prezzi alti e un basso potere d’acquisto, tra i più bassi in Europa, è un Paese che non cresce ed è a rischio recessione.