ISTAT: ADOC, BARLUME DI FIDUCIA, MA L’ITALIA STRINGE ANCORA LA CINGHIA.
Un barlume di fiducia, ma l’Italia stringe ancora la cinghia. L’ADOC osserva con cauto ottimismo l’aumento dell’indice di fiducia dei consumatori a 96,5 a maggio 2025, tuttavia si tratta di un recupero rispetto a una diminuzione registrata nei mesi precedenti, posizionandosi comunque su una percentuale bassa. È quanto afferma in una nota la Presidente Adoc, Anna Rea, secondo cui il dato rischia di essere effimero se non accompagnato da quelle misure strutturali che l’ADOC chiede da tempo.
Il PIL arranca a un misero 0,6%, percentuale tra le più basse d’Europa – continua Rea – e i consumi interni restano soffocati da pensioni inadeguate, salari stagnanti e un costo dell’energia spropositatamente più alto rispetto ad altri Paesi europei, il tutto aggravato da un complesso scenario geopolitico internazionale.
L’ADOC ribadisce con forza l’urgenza di politiche strutturali che vadano oltre l’assistenzialismo. Servono interventi concreti per aumentare il potere d’acquisto, calmierare i prezzi che continuano ad essere carissimi, soprattutto dei prodotti freschi, e abbattere i costi energetici – conclude Anna Rea, Presidente Adoc- Solo così la fiducia dei consumatori potrà tradursi in una concreta e robusta ripresa economica per l’intero Paese