Volare Senza Documento: Stop all’Obbligo Di Mostrare la Carta d’Identità per i Voli Nazionali e in Area Schengen
Addio al documento d’identità al gate: semplificazioni in arrivo per i voli in partenza dall’Italia verso destinazioni nazionali e Schengen.
Non sarà più obbligatorio mostrare la carta d’identità al momento dell’imbarco su voli nazionali o diretti verso Paesi dell’area Schengen. Lo ha confermato Pierluigi Di Palma, presidente dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), annunciando una svolta significativa nelle procedure aeroportuali.
La nuova disposizione riguarderà i voli che partono dall’Italia e sono diretti verso gli Stati che fanno parte dell’area di libera circolazione europea, come Germania, Spagna, Francia, Norvegia e Svizzera, escludendo solo Cipro e Irlanda. Il provvedimento, già sperimentato con successo su alcune rotte – come il recente volo Ryanair Bergamo-Minorca del 6 luglio – sarà esteso su scala nazionale, anche se la data di entrata in vigore non è ancora stata comunicata ufficialmente.
L’impatto stimato è notevole: si parla di circa 51 milioni di passeggeri che potrebbero beneficiare della novità entro la fine del 2025. Tuttavia, sarà comunque necessario portare con sé un documento valido (carta d’identità o passaporto), in quanto potrebbero esserci controlli a campione. Inoltre, il documento continuerà ad essere richiesto al check-in per l’emissione del biglietto.
Il cambiamento allinea l’Italia ad altri Paesi europei, come la Germania, dove è già possibile salire a bordo mostrando soltanto la carta d’imbarco. Secondo l’ENAC, l’assenza di confronto tra il nome riportato sul documento e quello sulla boarding pass non incide sulla sicurezza, garantita da sistemi di controllo sia visibili che discreti negli aeroporti italiani.
Importante sottolineare che l’esenzione si applica solo ai voli in partenza dall’Italia: per il rientro o i voli extra Schengen, resta l’obbligo di identificazione. Inoltre, sulle tratte ritenute più sensibili dal punto di vista dell’immigrazione irregolare, come alcuni collegamenti tra Italia e Francia, verranno mantenuti controlli rafforzati.
Questa novità mira a semplificare e velocizzare le procedure d’imbarco, avvicinando l’esperienza del volo a quella dei viaggi ferroviari. Con oltre 14,5 milioni di passeggeri nel solo primo trimestre del 2025 e circa 450 milioni di persone che circolano liberamente nell’area Schengen, la misura potrebbe rappresentare un cambiamento epocale nel modo di volare in Europa.
Una semplificazione, dunque, che viene accolta con favore e che rappresenta un passo importante verso una mobilità più snella ed efficiente, in linea con l’idea di un’Europa realmente improntata alla libera circolazione dei cittadini. Come ribadito dal presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, questa innovazione non compromette affatto la sicurezza aeroportuale: chi accede all’area sterile è comunque sottoposto ai controlli previsti, come metal detector e scanner. Il nuovo sistema si avvicina al modello già in uso nel trasporto ferroviario, dove i controlli sono effettuati a campione, senza per questo rinunciare alla tutela dei viaggiatori. Resta comunque obbligatorio avere con sé un documento di identità valido, sia per eventuali controlli selettivi, sia per il viaggio di ritorno da Paesi che non adottano ancora questa facilitazione. Un’evoluzione che valorizza ulteriormente il principio di libera circolazione sancito dallo spazio Schengen, che coinvolge oggi oltre 450 milioni di persone in 25 Paesi dell’Unione europea e dell’EFTA.

