RC Auto, Costi Insostenibili e Disuguaglianze Territoriali: Necessario l’Intervento del Governo
I dati diffusi ieri dall’IVASS, che mostrano un aumento del prezzo medio dell’RC auto del 3,7% nel secondo trimestre del 2025, confermano un trend che denunciamo da tempo: i costi assicurativi stanno diventando insostenibili per le famiglie italiane.
Il prezzo medio di 415 euro è un peso economico sempre più gravoso. In particolare, il dato che più preoccupa è la persistenza di marcate disuguaglianze territoriali. È inaccettabile che un automobilista venga penalizzato unicamente in base alla sua provincia di residenza, un problema che continua ad affliggere il mercato e che non può essere ignorato. La metà delle province italiane registra premi superiori ai 389 euro, e nelle più costose si superano i 418 euro. Il divario è evidente: a Napoli si pagano in media 264 euro in più rispetto ad Aosta.
Bisogna intervenire e cambiare radicalmente la Legge sulla concorrenza ora in discussione al Senato che, riteniamo, si occupi in modo insufficiente e inadeguato del tema RC auto. Tale normativa non tutela a sufficienza gli automobilisti, in particolare quelli di determinate città che hanno il solo “difetto” di essere nati in un luogo dove, a causa di logiche di lobby assicurative e parlamentari, sono costretti a pagare il doppio, anche se non hanno mai causato incidenti.
Per questo motivo, ribadiamo la necessità di un intervento urgente e strutturale da parte del Governo per affrontare le distorsioni del mercato assicurativo e tutelare i consumatori. Abbiamo presentato proposte concrete, che includono una revisione del sistema bonus-malus per una maggiore equità, una ridistribuzione del rischio territoriale per calmierare i prezzi nelle aree più svantaggiate, un rafforzamento dei controlli per contrastare le frodi assicurative, che contribuiscono ad aumentare i costi per tutti. Chiediamo infine una revisione del meccanismo del risarcimento diretto (CID), proponendo un sistema più efficiente e l’introduzione di una tariffa flat per neopatentati e under 26, per facilitare l’accesso all’assicurazione per i giovani.
Rivolgiamo, infine, un appello diretto alle compagnie assicurative: chiediamo loro di dedicare una parte dei loro cospicui profitti a favore degli assicurati, smettendo di aumentare i prezzi in maniera ingiustificata, così come stanno facendo da anni.

