Liberalizzazione mercato energia, i Consumatori presentano un documento comune

Le criticità del passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia sono al centro dell’audizione del Cncu (Consiglio nazionale consumatori e utenti) in Commissione attività produttive alla Camera dei Deputati. Le associazioni dei consumatori hanno avanzato un documento comune con il fine di tutelare informazione, libertà di scelta, libera concorrenza e tutela della vulnerabilità. Per cui, tramite questo documento, si è messa in evidenza la necessità di
proteggere i consumatori e gli utenti attraverso normative robuste e misure preventive efficaci.


Ragion per cui, si è sottolineata l’importanza di implicare le associazioni dei consumatori del Cncu nella gestione dei fondi per la transizione ecologica, promuovere l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche, difatti hanno presentato un documento comune per “scongiurare posizioni dominanti e assicurare la libera concorrenza, tariffe eque, il diritto a una piena informazione, alla libertà di scelta e a una corretta tutela della socialità e della vulnerabilità dei consumatori e utenti”.
Nel documento, viene esordito la completa apertura del mercato libero, il quale si pone come obiettivo prioritario la concreta difesa dei diritti dei cittadini in una materia altamente sensibile come l’energia, considerabile, invece, quale bene comune fondamentale.
Quindi, riassumendo nel primo capitolo del documento, le associazioni rivendicano il diritto a un’informazione corretta e trasparente e alla libertà di scelta, perché, i consumatori chiedono prima di tutto di “rafforzare le norme a tutela dei consumatori per quanto attiene il telemarketing e il teleselling outbound, rendendo immediatamente comprensibile e comparabile la tariffa proposta”, nonché la sospensione da parte del legislatore del teleselling e telemarketing in materia di energia.
Un’altra richiesta è quella di informare gli utenti sull’esistenza del Servizio a Tutele Graduali, semplificando il rientro nel Servizio di Maggior Tutela e di “promuovere una puntuale e diffusa informazione sulla fine del servizio di tutela e l’avvio del STG, rivolta a tutti i consumatori, indipendentemente dalla loro presenza nel servizio di tutela o nel mercato libero”.
Invece, nel secondo capitolo del documento chiede un mercato dell’energia effettivamente concorrenziale con “tariffe eque” al riparo da speculazioni interne e internazionali.
C’è poi il tema della tutela della vulnerabilità, che concerne quanto segue:
“Da anni – si legge nel documento – le associazioni dei consumatori si battono per l’ampliamento della platea degli aventi diritto ai c.d. bonus sociali e all’aumento della loro entità, ma nel contempo non è più rinviabile una ridefinizione del concetto di vulnerabilità, che non si esaurisce nelle condizioni economiche disagiate e richiede ulteriori puntualizzazioni”.
Con l’aumento in Italia della povertà, arrivata al 9,8% nel 2023, “è forse giunto il momento di pensare a cautelare un consumo minimo di energia e gas, così come per l’acqua, a chi non supera una certa soglia di reddito che lo relega in condizione di povertà”.
Le associazioni considerano inoltre necessaria la revisione dei bonus sociali e il passaggio a modalità strutturali che puntino al risparmio energetico da parte di chi si trova in povertà energetica.
Ci sono poi una serie di richieste di modifiche legislative, la richiesta di istituire “un vero Albo, vigilato da Arera, per assicurare la qualità del servizio, la consistenza economica, la capacità industriale e la correttezza commerciale degli operatori accreditati”, un fondo di contrasto alla povertà energetica, con un obbligo per le aziende energetiche di risarcire gli utenti danneggiati dall’attivazione di contratti non richiesti attraverso telemarketing aggressivo.
Per cui, i consumatori ritengono inoltre opportuno un possibile intervento normativo strutturale che, valorizzi le conciliazioni paritetiche tra associazioni e aziende energetiche.
Infine, il Movimento Difesa del Cittadino, voce dei Consumatori, ha espresso il proprio sostegno
alle tre proposte formulate dal deputato della Lega, le richieste in questione sono:

  • proroga del termine di rientro nel mercato tutelato fino al 31/12/2024;
  • facoltà per chi si trova nel libero di aderire comunque durante il triennio al mercato a tutele graduali;
  • possibilità per quanti vogliano rientrare nella maggior tutela di operare il passaggio attraverso una
    semplice telefonata allo Sportello del consumatore di Arera.
    Per cui, si chiede, che i consumatori possano rientrare nel mercato tutelato della luce con più
    semplicità, al telefono, anche quello del numero verde dello Sportello del consumatore di Arera e con
    un modello unico uguale per tutti gli esercenti, unificando anche la documentazione necessaria.