Rottamazione quater


La legge di Bilancio 2023 prevede una “tregua fiscale” con il pagamento delle imposte arretrate senza sanzioni. È infatti prevista una rateizzazione quinquennale con pagamento delle prime due rate dell’anno 2023, per un importo pari al 10% del debito per ciascuna rata, e con la dilazione del restante 80% in rate identiche per i successivi 4 anni.
Il legislatore ha anche previsto la sospensione dell’attività esecutiva per tutto il periodo, finché si rispettano le scadenze.
In caso di decadenza dal piano dei pagamenti nella rottamazione quater, diversamente da ciò che accadeva nella precedente edizione della definizione agevolata, è ancora possibile chiedere una successiva dilazione del debito residuo.
La quarta edizione della rottamazione degli affidamenti all’agente della riscossione riguarda in particolare tutte le partite che sono state consegnate all’agente della riscossione entro il 30 giugno 2022.
L’azzeramento della totalità degli interessi, non solo quelli di mora e dell’aggio di riscossione, è uno dei vantaggi della nuova versione; la sorte capitale, il costo di notifica della cartella e le eventuali spese per procedure esecutive, restano dovuti.
Rimane la regola che stabilisce sia sufficiente non pagare in tutto o in parte anche una sola delle rate del piano per perdere tutti benefici di legge, fatto salvo il ritardo tollerato di cinque giorni. Nel caso sopraccitato, saranno ripristinati sanzioni, interessi e aggio di riscossione.
Si ricorda che, se al momento della richiesta di rottamazione quater si dovessero avere delle dilazioni in corso con l’agente della riscossione, una volta presentata la domanda le rate sono sospese fino al 31 luglio prossimo e la dilazione revocata.
Pur avendo interrotto i pagamenti al momento della trasmissione della domanda di definizione agevolata, ne consegue che il debitore non venga considerato inadempiente con riferimento ai precedenti piani di rateazione.
Non sono ammessi alla rottamazione quater i carichi relativi a:
• somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato,
• crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti,
• multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Per presentare la domanda di rottamazione quater, occorre visitare il sito online dell’agenzia Entrate Riscossione, accedendo (senza credenziali) nell’area libera dedicata alla definizione agevolata e, successivamente, compilare il form della domanda allegando un proprio documento di riconoscimento e fornendo un indirizzo e-mail.
Entro le 72 ore successive, occorrerà convalidare un link ricevuto tramite mail e a seguito, il sistema invierà una seconda mail di presa in carico della domanda, con il riepilogo dei dati inseriti e il numero identificativo della pratica. Successivamente, se la documentazione risulterà corretta, sarà inviata una terza ed ultima mail con la ricevuta di presentazione dell’istanza.
Naturalmente, i professionisti abilitati (Dottori Commercialisti e Consulenti del Lavoro) potranno gestire ed inviare le richieste per conto dei propri clienti.
A fissare la partenza della rottamazione quater è nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate Riscossione(Ader), che ha rilasciato sul proprio sito istituzionale il link a cui collegarsi per aderire alla sanatoria. La novità rispetto al passato è che la nuova definizione agevolata viaggerà esclusivamente online senza moduli cartacei all’indirizzo www.agenziaentrateriscossione.gov.it