Sanzioni per UnipolSai e Generali per pratica commerciale scorretta

Secondo l’Autorità, UnipolSai e Generali hanno reso difficoltoso per i clienti l’accesso al fascicolo del sinistro e hanno omesso informazioni rilevanti sull’ammontare del rimborso o sul suo rifiuto. l’Autorità ha irrogato a ciascuna società una sanzione di 5 milioni di euro, il massimo edittale consentito. Andrebbe previsto per legge che le multe delle Authority debbano sempre superare l’illecito guadagno, altrimenti non possono avere alcuna efficacia deterrente.

Al momento di decidere l’ammontare del rimborso, le società non fornivano informazioni rilevanti alle motivazioni di rifiuto di risarcimento. Secondo l’Autorità si tratta di carenze idonee ad indurre i destinatari ad accogliere l’offerta risarcitoria o a respingerla senza le informazioni necessarie per contrapporsi.

Ci sono stati numerosissimi sinistri in cui l’offerta e/o il suo rifiuto sono stati formulati in ritardo rispetto al termine previsto dalla legge. Nel caso di UnipolSai, sono stati rilevati ulteriori problemi, quali la mancata risposta a richieste provenienti dai consumatori riguardo allo stato della pratica e la difficoltà nella presa di contatto con il liquidatore.

L’Autorità ha pertanto accertato la scorrettezza di questa pratica commerciale, considerata idonea a limitare considerevolmente la libertà di scelta o di comportamento del consumatore in relazione al risarcimento del sinistro.

Un metodo per imporre il rispetto dei diritti dei consumatori da parte dei colossi mondiali, potrebbe essere quello di aumentare il valore delle sanzioni erogabili dall’Autorità, e obbligare le società a risarcire gli utenti ogni volta che realizzano una pratica scorretta o non garantiscono adeguata trasparenza ai propri clienti. Le compagnie dovranno cessare comportamenti, come la mancanza di chiarezza nelle offerte risarcitorie, la mancata messa a disposizione della documentazione dei sinistri e risolvere il problema dell’impossibilità di contattare gli uffici liquidativi.