IN AZIONE ANCHE IL GARANTE PRIVACY PER CONTRASTARE IL TELEMARKETING SELVAGGIO

Il Garante della privacy si mette in azione contro il telemarketing selvaggio. Per la prima volta sono state confiscate banche dati di call center colpendo il sottobosco con sanzioni per le società coinvolte. Secondo il Garante, le società coinvolte avrebbero acquisito liste prodotte illegalmente e contattato decine di migliaia di persone senza che queste avessero mai rilasciato il necessario consenso per il trattamento dei dati.

Inoltre, il Garante ha adottato tre provvedimenti correttivi e sanzionatori nel settore telefonico ed energetico contro una vera e propria piaga sociale che esaspera ormai a livelli non più accettabili i consumatori e danneggia gli operatori corretti. Azioni queste che vanno nella direzione di maggior tutela dei consumatori che, nonostante l’iscrizione al Registro pubblico delle opposizioni, continuano a essere bersagliati da chiamate indesiderate.

Come tutelarsi se le chiamate continuano ad arrivare

La questione allora è: cosa fare se, nonostante si sia iscritti al Registro pubblico delle opposizioni, si ricevono ancora comunicazioni non desiderate? Come abbiamo già spiegato in questo articolo, è possibile rivolgersi direttamente al titolare del trattamento ai recapiti generalmente indicati nei relativi siti internet per verificare se sia stato acquisito un eventuale consenso al marketing e di opporsi all’ulteriore ricezione di telefonate indesiderate per finalità promozionali. Se, nonostante la richiesta di opposizione al trattamento per finalità di marketing, le telefonate indesiderate da parte dello stesso titolare persistono, l’interessato può presentare una segnalazione tramite il servizio messo a disposizione dal Garante.

Segnala un illecito

Il Garante per la protezione dei dati personali ha reso disponibile un apposito modulo elettronico per la segnalazione di chiamate di telemarketing indesiderate ricevute a seguito dell’iscrizione nel Registro pubblico delle opposizioni esteso ai cellulari, sia da operatori dei call center sia tramite messaggi pre-registrati, anche se il numero di provenienza della chiamata non fosse disponibile.

Durante la compilazione dei dati è consigliabile circostanziare quanto più possibile la chiamata illecita inserendo alcune informazioni, tra cui: il numero a cui è pervenuta la chiamata e, se disponibile, il numero da cui è stata ricevuta la chiamata, data e orario della chiamata, società per cui viene dichiarato di svolgere la chiamata, servizio o prodotto offerto e, infine, la descrizione della promozione.

Il servizio consente anche la segnalazione di cosiddette telefonate “mute”.

Azione congiunta con il Registro pubblico delle opposizioni

Solo un’azione congiunta con il Registro pubblico delle opposizioni, può porre un freno al telemarketing selvaggio. Il RPO offre una difesa formidabile contro le chiamate indesiderate; tuttavia, è anche importante che i consumatori assumano un ruolo attivo. Su questo tema, l’Adoc sarà sempre in prima linea per informare e orientare i consumatori sui loro diritti e fornire un supporto per la segnalazione di eventuali violazioni alle autorità competenti.